
Thymus Serpyllum (famiglia Labiate)
Il genere conta più di 350 specie. Si trova fino a 3000m di altezza.
E’ un arbusto sempreverde, perenne, cespuglioso, dal sapore amaro.
E’ alto dai 20 ai 50cm, gracile, con molte radichette e fusti lungamente striscianti.
Le foglie sono piccole, lanceolate e di color cenerino. Lungo il fusto sono disposte in modo opposto.
I fiori sono riuniti in spighe di colore rosa, lilla o bianco.
Il timo si conserva essiccato, l’aroma si avvicina alla canfora.
Veniva utilizzato già ai tempi antichi per la pertosse dei bambini, le punture di insetti, le infezioni delle vie urinarie, la forfora, il lavaggio dei capelli biondi e per detergere le piaghe.
I fiori sono molto ricercati dalle api e forniscono un ottimo miele.
Lo scrittore italiano Alessio Piemontese nel 1683 scrisse: “Farai cuocere il serpillo nell’aceto e mele, e del decotto farai che l’infermo ne beva un gotto (=bicchierino) ogni giorno.”
Sinonimi:
Erbuccia, pepolino, serpillino, raso terra, corrano, ecc.
Diffusione:
Scarpate, pendii aridi e soleggiati, luoghi pietrosi, pascoli magri, boschi, ecc.
Periodo di raccolta:
Dalla primavera all’autunno
Parti utilizzabili:
Foglie e parte aerea con spiga di fiori terminali
Proprietà:
Balsamiche, antisettiche, digestive, antibiotiche, sedative, espettorante, toniche, vermifughe, antianemiche, antispasmodiche
Sostanze attive:
Vitamine, minerali, timolo, resine, flavonoidi
Usi:
Infusi, tinture, sciroppi, oli essenziali, suffumigi, insaporitori per grigliate, bollito, pesce e formaggi
Altri usi:
Farmaceutico, dermatologico, colliri, dentifrici, incensi, ecc.
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La mia ricetta:
GNOCCHI AL PESTO DI TIMO
Ingredienti per 4 persone:
600 g patate
250 g farina 00
1 uovo
300 g zucca
1 spicchio di aglio
1 rametto di timo
Noce moscata q.b.
Sale e pepe q.b.
200 g pesto di timo
30 g burro
Formaggio grattugiato
Procedimento:
Lessate le patate con la buccia, lasciatele intiepidire e schiacciatele con l’aiuto dello schiacciapatate. Unite l’uovo, la farina, una piccola parte di zucca (precedentemente cotta nel forno con aglio e timo), sale, pepe e noce moscata. Impastate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido. Stendetelo a listarelle su una spianatoia infarinata e tagliatelo a tocchetti, dopodiché aiutatevi con una forchetta per ottenere la classica forma. Versatene pochi per volta in acqua bollente e salata e scolateli delicatamente non appena verranno a galla. Condite con pesto di timo e burro fuso e cospargete di pecorino (o parmigiano) grattugiato.