
Urtica Dioica (famiglia Urticaceae)
L’ortica è una pianta perenne alta fino a 150cm. E’ dioica (in quanto ha individui maschili e femminili) e possiede peli urticanti. Il fusto è semplice ed eretto e i fiori sono raccolti in grappoli.
Con l’ortica la natura ha voluto mettere a portata di tutti un rimedio efficace, semplice e sicuro. Infatti le ortiche, fresche oppure essiccate all’ombra, sono disponibili tutto l’anno per alleviare i dolori dell’uomo. La Scuola Salernitana diceva: “La pungitrice ortica concilia il sonno, frena la tosse, toglie il vomito…”
Il nome ortica deriva probabilmente dal latino Urere, ovvero bruciare.
Anticamente aveva un significato propiziatorio contro la paura, contro i fulmini e i malefici.
Inoltre, già dalla preistoria si utilizza per prevenire la caduta dei capelli, contro le infezioni dell’apparato umano, le affezioni della bocca, i reumatismi e le emorroidi.
Ha un elevato contenuto di proteine. La sbollentatura elimina l’azione urticante dovuta all’acido formico.
Si usa ancora sotto forma di farina per l’alimentazione di animali da cortile, conigli, galline. Nel settore tessile si utilizza per realizzare corde, fili, reti da pesca, carta, stracci, in tintoria per ottenere tinture accese e in cucina per la pasta sfoglia verde.
Sinonimi:
Ortiga, vertiga, ardica, lurdica, rittica, pistiddurri, ecc.
Diffusione:
Zone temperate, nei terreni ricchi di nitrati, ai margini dei sentieri, presso le sponde d’acqua
Periodo di raccolta:
Maggio/ottobre
Parti utilizzabili:
La pianta intera giovane, rizoma, radici, steli
Proprietà:
Astringenti, emostatiche, antianemiche, depurative, diuretiche, antireumatiche, ipertensive, toniche
Sostanze attive:
Sali minerali, vitamine, istamina, tannino, acido formico, clorofilla, proteine, glucidi, amoniaca
Usi:
Sciroppi, spremute, centrifughe, tinture, succhi, infusi, decotti, cataplasmi, ecc.
Altri usi:
Risotti, zuppe, frittate, ripieni, insalate, ecc.
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La mia ricetta:
RAVIOLI RIPIENI DI CONIGLIO E PUNTE DI ORTICA
Ingredienti per 4 persone:
Per la pasta:
200 g farina
2 uova
150 g acqua tiepida
Sale q.b.
Per il ripieno:
1 coniglio disossato
100 g sedano
120 g cipolla
150 g carote
1 bicchiere di vino rosso
150 g brodo vegetale
100 g punte di ortica
75 g germogli di rovo
2 cucchiai formaggio stagionato grattugiato
2 uova
Noce moscata q.b.
Sale q.b.
Olio q.b.
Per il condimento:
Parmigiano grattugiato q.b.
50 g burro fuso
Procedimento:
Preparate la pasta per ravioli impastando farina, uova, acqua e sale, ottenete un panetto compatto e lasciatelo riposare.
Per il ripieno tritate carote, cipolle e sedano, mettete il trito in una padella con un filo d’olio e fate soffriggere per qualche minuto. Aggiungete il coniglio disossato a pezzettini e lasciatelo rosolare, sfumando il tutto con il vino rosso. Coprite con brodo vegetale e lasciate cuocere per circa un’ora. In una casseruola a parte sbollentate le punte di ortica e i germogli di rovo e tritateli finemente. Aggiungete il formaggio grattugiato, la noce moscata, due uova, sale e pepe, amalgamate il tutto e unitelo al coniglio. Distendete la pasta in fogli sottili e tagliatela a quadratini. Farcite con l’aiuto di un cucchiaio e con le dita date la forma dei ravioli. Buttateli delicatamente in acqua bollente e salata per 5 minuti. Conditeli con burro fuso e una spolverata di parmigiano grattugiato.