Castagne Bianche

Castanea Sativa (famiglia Fagaceae)

L. G.

Le castagne erano già presenti nell’ Antica Roma, dove venivano utilizzate per realizzare i materassi con le foglie essiccate. Le arrostivano sul fuoco del falò oppure sotto la cenere.
Inoltre, la prima bicicletta conosciuta fu costruita in legno di castagno.
La castagna è anche conosciuta come “l’albero del pane” e deve questo nome ad un’antica leggenda.
Durante le feste paesane si svolgeva un gioco della tradizione popolare, il cosiddetto Albero della Cuccagna, che consisteva nel collocare al centro delle piazze una pianta di castagno molto alta con un grosso premio posto sulla cima. Il vincitore era colui che riusciva a raggiungerlo per primo.
Le antiche varietà di castagne di piccole dimensioni vengono spesso seccate e congelate. Ancora oggi esistono gli essiccatoi ricavati ai piani superiori delle case dotate di soffitto graticciato, dove vengono posate le castagne fresche che man mano si seccano con i fumi del fuoco domestico. Impiegano alcuni giorni e devono essere spesso girate in modo da garantire un’essiccazione uniforme. Per raggiungere il soffitto si utilizza generalmente una scala a pioli realizzata proprio in legno di castagno.
E’ un legno durevole e resistente all’acqua perché ricco di tannini. Viene utilizzato per costruire tavoli, travi, pavimenti, doghe per i letti, tetti, solai, pergolati, balconi, tettoie, recinzioni, scale e molto altro.
In tempo di guerra e di carestia le castagne hanno salvato intere popolazioni a rischio di morte per fame. Per conservarle a lungo si usava il metodo della novena, che consisteva nel versare le castagne in una bacinella d’acqua per una settimana, cambiando l’acqua ogni due giorni. Oppure venivano posate a terra sotto cumuli di ricci e foglie ai piedi degli alberi.

Sinonimi:
Ballotta, bruciata, caldallessa, caldarrosta, marrone, pugno.

Diffusione:
Zone collinari, submontane, boschi e brughiere.

Periodo di raccolta:
Settembre/ottobre/novembre.

Parti utilizzabili:
Sia foglie che frutti.

Proprietà:
Nutritive, energetiche, toniche, sedative, rimineralizzanti, antianemiche, antisettiche, espettoranti, astringenti.

Sostanze attive:
Tannini, flavonoidi, resine, proteine, glucidi, sali minerali, vitamine B, C, E, amido, pectina, grassi.

Usi:
Farine, pane, castagnaccio, dolci vari, infusi, decotti, tinture, prodotti antiforfora e shampoo anticrespo.

Altri usi:
Combustibile, farmaceutico, edilizia, arredamenti, conceria.

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La mia ricetta:

CIAMBELLA DI CASTAGNE BIANCHE

Ingredienti:
12 g lievito di birra
80 g miele
320 g farina 00
2 uova
100 g burro
100 g zucchero di canna
1 bustina di vanillina
1 scorza di limone
1 pizzico di sale
80 g amaretti
200 g castagne sbollentate

Procedimento:
Mescolate a lungo il lievito di birra e il miele in un bicchiere di acqua tiepida. Setacciate la farina in una ciotola capiente, poi unite il burro ammorbidito, le uova, lo zucchero di canna, la vanillina, la scorza di limone grattugiata e un pizzico di sale. Amalgamate il composto con una spatola, aggiungete il lievito con il miele e lavorate fino ad ottenere un composto omogeneo e fluido. Disponete delle castagne bianche in superficie e cospargete di amaretti sbriciolati e quadratini di burro. Versate l’impasto ottenuto in uno stampo imburrato e infarinato e cuocete in forno caldo a 200°C per 40/45 minuti. Lasciate raffreddare, spolverate con dello zucchero a velo e servite.