Chi pensa che nei piccoli borghi in mezzo ai boschi ci sia silenzio, si sbaglia: c’ è vita. Le campane suonano l’ ora ad ogni quarto, all’alba si sente il canto del cuculo, il verso del barbagianni, i colpi del picchio, i salti dei caprioli. A giugno, nella notte di San Giovanni ci sono i falò; in una di queste notti nel borgo c’ è agitazione, c’ è scompiglio, la gente si avvicina, tende l’ orecchio, c’ è un avvenimento: “È NATA UNA BAMBINA”
È’ vero, c’è solo quel silenzio strettamente necessario per udire tutti i suoni del borgo e del bosco.
ml
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In una baracca del genere, non si sente nulla, ma è necessario il sussurro della natura. Eccellente la tua opinione poetica. Si va con l’immagine.
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Mi identifico in quella bambina! San Giovanni era una festa molto sentita anni fa. Si facevano falò, si cucinavano i tipici torcetti dolci e salati e si ballavano le danze tradizionali.
Oggi non si fa più molto ma sarebbe una bella opportunità di incontro e anche di attrazione per i turisti…o forse è meglio dire…per gli ospiti!
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Basta saper ascoltare il concerto della natura
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Grazie delle belle parole
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La conosci veramente?
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Sono nata il 24 giugno in un paese in festa!
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Ciao Maria.
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che fiaba 🙂
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E’ vero: nel silenzio, se ci si mette in ascolto, si odono infiniti messaggi!
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