E quando piange

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[…]
L’altro giorno Calandrino consigliava a una povera donna di mettere il figliuolo in collegio.
– Tu… non puoi tenerne di conto.
 E’ vero.
Più che cresce e più s’avvezza male.
– E’ vero.
– Non ti piglia aria abbastanza, sta sempre fra i muri; se anche lo volessi menar fuori, sui prati, non ti riesce; il marciapiede ti s’attacca alle scarpe.
– E’ vero.
– Ti costerà poco, e quei pochi si trovano. Dopo tu ritorni a lavorare: lavorare e patire, credi, è la vita meglio.
– Lo so.
– Te lo tengono bene, lo istruiscono, non lo picchiano.
– Lo so. –
Intanto gli occhi le si gonfiavano e li teneva bassi verso il bambino. Il bambino la stringeva per la mano e ascoltava. Lei rialzò il capo e domandò con la voce rotta:
– E quando piange? –

[…] Fernando Agnoletti

Tratto da ”IMMAGINI”, antologia per la scuola media – ed. Grazzini

* foto dal web ”Media Teca Italia”

 

52 pensieri riguardo “E quando piange

  1. Tenero e struggente dialogo. Si percepisce lo smarrimento del bimbo e la sofferenza della mamma che non riesce a distaccarsene e si aggrappa a tutto, pur sapendo che in collegio avrebbe vissuto meglio che a casa.

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  2. Consapevolezza di dare un futuro migliore al proprio figlio, ma consapevolezza che solo le braccia amorevoli di una madre possono cullare il proprio bambino tenendo lontano i dolori della vita.
    La madre vuole il meglio per lui, ma il meglio è proprio l’Amore che solo una madre sa dispensare.
    bella, dolce, malinconica….
    Foto stupenda.

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  3. C’è un momento in cui la misura del cuore prende il sopravvento, ed è il momento in cui riconosciamo la nostra natura. “E se piange?”, cioè “se ha bisogno dell’essenziale, dell’amore?”. Tutto può essere saziato, tranne questo. Se piange, e tu non ci sei, è la sola cosa che ricorderà. Agnoletti è magistrale nella sintesi del non detto contenuto in uno sguardo.

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  4. Sei molto affettuosa cara Lucia😊
    Amo immergermi,nel bello della vita,questo…mi alleggerisce dei tantissimi pesi, che, non sono mancati nella mia vita,essendo nata nel dopoguerra.
    Per questo,ogni racconto che tu scrivi,mi riporta indietro,ricordandomi delle tante privazioni,e adesso…delle privazioni dei tre figli,E nipoti lontani…cercando questo benedetto benessere che ci porta ad altre privazioni…d’affetto.
    Ti abbraccio 😘

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  5. Niente come l’incommensurabile amore della madre nei confronti di suo figlio. Carne della sua carne, non può essere separata da lui anche se dipingono stelle nel cielo. Un dialogo per lasciare una riflessione.

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