L’artista

L’amicizia con un vicino di casa, che era un grande artista, ci riservò molte sorprese.
Arrivato dall’estero con una famiglia numerosa, senza lavoro e con la sola possibilità di vendere i quadri che dipingeva.
All’inizio nessuno comprò i suoi quadri, ma li accettavano come scambio merce. Li accettò il commestibile, il negozio di sport, il rilegatore in cambio di cornici e infine anche il proprietario del locale da adibire a esposizione.
In poco tempo nelle case ci furono parecchi suoi quadri di montagne innevate.
I figli vestivano sempre uguale, pantaloni di fustagno alla zuava, scarponi e calzettoni da montagna, camicie a quadri di tessuto pesante.
Quest’abbigliamento serviva d’ estate con molto caldo e d’ inverno con freddo e gelo.
La sua filosofia serviva ad educare i figli a non essere conformisti. I ragazzi di ieri, oggi hanno importanti posizioni in società.
I ragazzi non la pensavano come lui, specialmente se i loro compagni di scuola ridevano di loro.
Amava l’aria aperta, cercò un terreno incolto e ne fece un orto e un frutteto. I ragazzi di caricavano sulle spalle grossi sassi per fare il muro di contenimento, voleva abituarli alla fatica e al lavoro. Per arrivarci c’era una strada sterrata con curve irregolari e ai lati scarpate di rovi con vipere; c’erano tante buche perchè vi passavano i margari con gli animali per la transumanza.
Per lui questa campagna era un santuario a cielo aperto, una fonte di ispirazione per i suoi quadri che vendeva nelle varie esposizioni e sagre del paese.
Si avvicinavano gli sportivi, alpinisti, rocciatori, sciatori e in poco tempo anche in città si parlava del PITTORE DELLA NEVE.
Non accettò mai di fare contratto con u galleristi perchè non amava impegni.
La nostra famiglia gli deve tanto, ci insegnava la sua lingua e ci accompagnava all’estero per i nostri impegni di lavoro evitandoci di sentirci inadeguati.
In inverno ci portava a sciare con i suoi figli e in estate, tutti in fila indiana, facevamo lunghe escursioni.
Lasciò un testamento difficile da eseguire. Pretese che le sue ceneri fossero sparse dalla famiglia al completo e da noi amici, su una montagna molto alta nelle Alpi marittime.
Morì in pieno inverno, tutta la sua famiglia e noi salimmo con le pelli di foca e ciaspole, nella zona indicata.
Si trattò di un’escursione faticosissima e per evitare zone solite alle slavine, ci accompagnò una guida esperta.
Sua moglie non resse alla sua mancanza e in poco tempo si lasciò morire.
Quando in casa nostra o di amici osservo i suoi quadri appesi alle pareti e noto la piccola figura in mezzo alla neve, ricordo cosa mi disse: “tu sarai sempre viva, fintanto che ci saranno i miei quadri perchè quella piccola figura sei tu”.

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Jean-Georges Inca
https://www.artiane.com/peinture-paysage-montagne/

 

97 pensieri riguardo “L’artista

  1. Attraverso te, ho visto lui dipingere.
    I suoi figli e la bellezza dei suoi insegnamenti.
    Tu, riesci con dolce maestria, a catturare la mia attenzione, ogni volta.
    Con entusiasmo vivo ed appassionato.
    Grazie😘

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  2. più dei suoi quadri è la sua storia che affascina e che tu hai “dipinto” a belle pennellate. Gli artisti sono gente cocciuta, sanno seguire la propria strada, mai facile nè ovvia. E vedo un significato emblematico in quello sterrato difficile che portava a casa sua e in quel cammino ancora più impegnativo, di ciaspole e pelli di foca, a spargere le sue ceneri tra le alte nevi.
    struggente.
    ml

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  3. Mi hai detto che sono fortunata ad avere amici…e tu allora? Questo pittore della neve è stato un vero e proprio Dono : per averlo conosciuto, per aver vissuto con lui e per avere qualcosa (quadro) di suo. Ciao.

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  4. Bellissima storia.
    L’inizio mi ricorda un’anziana vicina di casa che avevo tanti anni fa. Amava dipingere ma aveva poche possibilità; in cambio di tele e colori regalava i dipinti, a me ne diete tre, a dire il vero bruttini, in cambio di cornici. Non li ho mai appesi, ma non li butto, li tengo come ricordo.

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  5. Storia vera o inventata? Comunque i quadri sono bellissimi 😍 ed io adoro il blu… quel blu così profondo. Un’artista con una personalità sensibile e particolare, come ogni artista del resto… e anche con il pensiero di trasmettere ai figli i propri principi, forse a volte è sbagliato il modo di inpartire gli insegnamenti… il suo scopo era comunque buono, magaro un giorno i figli – ormai grandi – gli saranno grati 😀

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  6. Meraviglioso il modo in cui anche tu, a tua volta, dipingi quadri di parole. Ho apprezzato tanto questo racconto, mi ha emozionata e trasportata, per il tempo della lettura, nel tuo mondo. Complimenti!

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  7. Che bello fare la tua conoscenza attraverso questo racconto di vita vissuta tra le montagne e la conoscenza di una persona speciale. Veramente un artista, ho cliccato sul link e fortunatamente – accade così di rado ormai in un mondo in cui comanda la lingua ingles – era scritto in francese, che adoro e conosco abbastanza bene.
    E così la tua esperienza ha arricchito un po’ anche me.
    Grazie davvero, spero di leggerti ancora.
    Ciao da Lauraluna.

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  8. La storia che hai raccontato ha il potere di fare immedesimare chi legge come se fosse lui stesso ad averla vissuta…una storia vera…direi quasi magica come quei film di Natale che ti riempiono il cuore di calore e belle speranze!
    Bellissima!

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  9. Il carisma di scrivere in modo semplice rispettando equilibri umani che si osservano senza giudizi o, peggio, pregiudizi. Quindi un pittore con nient’altro che la sua pittura di grande respiro, ha lasciato un’impronta nel tuo cuore ed , adesso, anche nel mio.

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